"Sine sole sileo", senza il sole taccio, questo il motto latino che spesso accompagna le meridiane dipinte sulle case, antiche testimoni di un momento storico in cui la misura del tempo, a causa della scarsità di orologi personali, veniva affidata a questo semplice strumento che, insieme ai campanili, riusciva a segnare il passare delle ore a chiunque passasse per via.
Grazie all'ombra proiettata da un asta posizionata perpendicolarmente ad una superficie verticale su cui erano dipinte le ore del giorno, le meridiane per secoli hanno accompagnato la vita di uomini e luoghi molto diversi tra loro, ma tutti accomunati dall’inesorabile scorrere del tempo, eterno giudice della vita.
Suonerebbe quasi come una beffa se il motto citato sopra fosse per caso dipinto in calce alla meridiana posta...nel centro di Sirta! In barba ai campanilistici discorsi che da tempo riempiono le bocche degli abitanti dei paesi vicini, i quali descrivono il nostro paese come un luogo perennemente in ombra e dimenticato dal sorriso di Apollo, proprio nel cuore della frazione Sirta, in via vecchia, è ancora visibile sulla parete di una baita, ciò che resta di una antica meridiana.
Non dobbiamo immaginarci un ricco dipinto con elaborati sfarzi e indicazioni di tempo finemente decorate come quelli che adornano le pareti esterne delle antiche case nobiliari, quanto piuttosto un essenziale quanto efficace tratto sulla calce bianca sicuramente più orientato all’utilità che al vezzo artistico. Purtroppo, tempo ed intemperie hanno ormai avuto la meglio sul vecchio segnatempo che, in tempi più recenti, la mano del muratore, forse mosso da pietà o da senso storico, ha comunque preservato dal colpo di malta durante i lavori di recupero della parete.
Una meridiana dunque che paga il conto a colui che è stato suo motivo di esistere: il tempo di giorno in giorno ha avuto la meglio su colei che con la sua ombra silenziosa tentava inutilmente di fissare su un muro il trascorrere delle vicende umane. Anche la meridiana alla fine si è dovuta piegare al volere del suo compagno di viaggio, contraddicendo anche un altro motto: il “maneo nemini”, “non mi fermo per nessuno”, che di frequente accompagna questi segnatempo.
Avendo ormai perso la sua funzione originale, sempre in ombra in quanto sovrastata dagli innalzamenti delle case vicine, la meridiana di Sirta resta comunque prezioso ricordo per coloro che anche solo passando butteranno un’occhiata a ciò che resta di lei, testimone di antiche tradizioni e teste fedele in nostra difesa, contro chi ancora sostiene, che a Sirta vi sia meno sole rispetto ad altri paesi (magari della sponda orobica!).
Vi invito dunque, a passeggiare più spesso lungo le vie delle nostre caratteristiche frazioni che, ad un occhio attento, possono ancora offrire sorprese gradite che vanno ad aggiungersi alle curiosità della storia e della tradizione della nostra gente. F.M.