Fra la montagna e l'Adda, giace una bella pianura, di cui però l'Adda sommerge non piccola parte; ma più in giù il fiume lambisce direttamente la falda del monte che gli sovrasta a mezzogiorno; in questo luogo, poi, presso la via principale, sorge la chiesa di S. Gregorio che ha dato il nome a questa frazione. Lì presso vi è un'osteria e un traghetto per passare al di là dell'Adda nella squadra di Traona.
Quest’articolo, che parla ancora della chiesa di S. Gregorio “in strata”, sulla strada Valeriana cioè, vuole completare qualche curiosità di quel luogo che, ora solitario, un tempo era invece un posto d’intenso transito fluviale ed intervallivo: da quel “porto”, infatti, partivano vari sentieri che salivano la Val Tartano verso Sostilla o verso Campo per la stradicciola del maggengo Quagel.
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I nostri antenati diedero il curioso nome di “porto” ad alcune insenature dell'Adda dove attraccavano quelle rare chiatte che risalivano il fiume, ma dove, soprattuto, c'era il “navet”, il traghetto cioè, che univa le contrapposte sponde del fiume: così ad Albosaggia, Cedrasco e S. Gregorio di Forcola. Il traghetto di San Gregorio, nei pressi dell'omonima chiesa, congiungeva la Valeriana principale, che saliva da Morbegno a San Pietro Berbenno sulla sponda sinistra dell'Adda, con la Valeriana secondaria, cioè quella che dal ponte di Ganda costeggiava la montagna di Ardenno e Pedemonte, evitando le paludi del piano di Berbenno.
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È stato trovato nell’archivio di stato di Como (A.S.Co.) tra le carte del notaro e cancelliere della Curia Gasparino Riva.
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